Newmont Gold, Goldmine

Newmont Gold: rally del 24% in tre mesi, tra attese e strategie globali

10.12.2025 - 14:24:00

Newmont Gold accelera in Borsa: nell’ultimo trimestre +24%, sostenuta da trimestrali positive e target price al rialzo. Cosa spinge la principale Goldmine al centro della scena finanziaria?

Negli ultimi tre mesi, il titolo Newmont Gold ha registrato una crescita impressionante di circa il 24% sul listino di New York. Dall’inizio di settembre, le azioni della Corporation hanno vissuto una vera e propria impennata, passando da minimi intorno agli 81 dollari fino a superare quota 94 dollari a inizio dicembre. Un andamento che si è distinto anche rispetto ai principali peer internazionali nel segmento Goldmine, segnalando una fase di netta sovraperformance. Il rally si è concentrato soprattutto a novembre e inizio dicembre, periodo nel quale anche le quotazioni dell’oro sono tornate a salire con forza. Ma siamo di fronte a una semplice pausa prima di una corsa ancora più lunga, o a un massimo locale destinato a far riflettere gli investitori?

Scopri le ultime quotazioni di Newmont Gold e osserva il grafico aggiornato

Gli ultimi quattordici giorni sono stati densi di aggiornamenti per il titolo Newmont Gold. Il 9 dicembre, National Bank ha rivisto al rialzo il target price, portandolo a 120 dollari dai precedenti 110, con una raccomandazione di outperform, mentre Jefferies – solo pochi giorni prima – aveva aggiornato il prezzo obiettivo a 120 dollari partendo da 113, mantenendo anche qui una visione rialzista. Allo stesso tempo, il 5 dicembre Macquarie ha promosso Newmont a outperform da neutral, fissando il nuovo target a 115 dollari. Tuttavia, BNP Paribas Exane ha adottato un approccio più cauto, abbassando il giudizio a neutral e il target a 97 dollari.

Interessante il fatto che gran parte delle revisioni sia arrivata in concomitanza con la risalita del prezzo dell’oro – motore principe della redditività per tutte le Goldmine – ma anche con uno scenario macro volatile e la prospettiva di tassi d’interesse USA finalmente stabili. Non sono mancate però sedute di volatilità: il 7 dicembre si è assistito a una presa di profitto sulle azioni Newmont Gold, probabilmente legata a un momentaneo storno del metallo prezioso.

Analisti e operatori sembrano premiare non solo la solidità finanziaria della Corporation (capitalizzazione superiore a 96 miliardi di dollari, multipli P/E stimati a circa 12x per il 2025), ma anche la visibilità delle guidance aggiornate post-presentazione degli ultimi risultati trimestrali. Come sottolineato in varie note degli ultimi giorni, la società – che rappresenta una delle più grandi Goldmine quotate al mondo – beneficia di una produzione diversificata e di costi competitivi, elementi che si riflettono in una redditività attesa e in una distribuzione del dividendo invariata (1,12% stimato sia per il 2025 che per il 2026).

Il core business di Newmont Gold ruota attorno all’estrazione e lavorazione dell’oro, cui si affiancano segmenti su rame, argento, zinco e piombo. Più dell’84% delle vendite 2024 è dipeso dall’oro puro, con 6,5 milioni di once vendute, ma anche il rame (7,1%) e l’argento (4,2%) rappresentano asset strategici nella diversificazione del portafoglio minerario della Corporation. A fine 2024, Newmont contava 21 siti produttivi sparsi su quattro continenti: Nord America, Australia, Sud America, Africa e Papua Nuova Guinea, con un’esposizione commerciale molto forte verso UK, Corea del Sud e Giappone, mentre solo una frazione irrisoria dei ricavi si genera negli Stati Uniti.

Storicamente, Newmont Gold ha costruito la propria leadership grazie a operazioni di M&A strategiche e a continui investimenti tecnologici per migliorare la sostenibilità ambientale delle proprie attività. Il gruppo impiega oltre 22.000 dipendenti e si è distinto negli ultimi anni per la resilienza dimostrata anche in congiunture di prezzo dell’oro meno favorevoli. La recente spinta rialzista sembra essere il risultato di una combinazione rara di fattori: la prospettiva di tassi di interesse centrali meno aggressivi, la domanda crescente di oro come bene rifugio, e la capacità dimostrata dalla Corporation di controllare i costi e mantenere margini stabili.

Detto ciò, non mancano i rischi all’orizzonte: il comparto Goldmine resta ciclico, soggetto alle intemperie di volatilità di mercato, regolamentazioni ambientali sempre più stringenti e forti pressioni geopolitiche in alcune aree minerarie. Inoltre, la dipendenza relativamente alta da pochi mercati chiave (UK, Corea, Giappone) impone prudenza nella valutazione prospettica. Tuttavia, secondo molti operatori, Newmont Gold ha mostrato negli ultimi trimestri una capacità di gestire tali minacce come pochi altri nel settore.

In prospettiva, l’attenzione degli investitori resta puntata non solo sul prossimo dato trimestrale (atteso per il 18 febbraio 2025), ma anche su eventuali nuove iniziative strategiche e sull’andamento delle quotazioni aurifere mondiali. Dopo questo rally, il titolo appare nel mirino sia di chi punta su ulteriori spinte rialziste, sia di chi prende in considerazione possibili prese di beneficio. In ogni caso, Newmont Gold resta al centro delle attenzioni come uno degli asset chiave tra le quotate minerarie globali. Seguire attentamente il corso del titolo e monitorare le prossime mosse della Corporation potrebbe rivelarsi cruciale per cogliere le direzioni future di un settore che, come pochi altri, riflette a specchio la fiducia dei mercati internazionali.

Segui qui l’andamento del titolo Newmont Gold, tutte le quotazioni in tempo reale

@ ad-hoc-news.de