Franco-Nevada: la corsa ai massimi tra oro, dividendi e nuove sfide di settore
04.12.2025 - 14:25:04Franco-Nevada sorprende gli investitori: negli ultimi tre mesi le azioni hanno guadagnato slancio, sostenute da risultati brillanti e un settore dell'oro in fermento. Cosa c’è dietro il rally?
Negli ultimi tre mesi, Franco-Nevada ha vissuto un periodo di forte dinamismo sul mercato azionario, mettendo a segno un rialzo di circa l’8%. In un contesto di volatilità generale tra le Goldmine, il titolo si è distinto evidenziando nuovi massimi annuali e una performance che ha incuriosito sia piccoli azionisti che grandi istituzionali. Cosa ha spinto questa corsa e dove potrebbe portare?
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La spinta rialzista delle azioni Franco-Nevada è stata alimentata da più fattori. Da inizio settembre il titolo ha registrato diverse fasi di accelerazione: dopo un primo rimbalzo, a metà ottobre, un ulteriore slancio si è avuto in concomitanza con la pubblicazione dei dati trimestrali. Il valore delle Shares ha segnato un massimo vicino ai 295 dollari canadesi, mentre a inizio novembre ha subito una breve frenata, per poi recuperare e stabilizzarsi sopra quota 283 CAD. Una delle domande più forti tra gli investitori è se questo trend possa durare anche nei prossimi mesi.
Le notizie recenti hanno giocato un ruolo chiave. Il 3 novembre, Franco-Nevada ha pubblicato risultati record per il terzo trimestre 2025, con ricavi pari a 487,7 milioni di dollari canadesi, nettamente superiori alle stime degli analisti. L’utile per azione, a 1,43 dollari, ha superato le attese del consensus, scatenando una reazione positiva in Borsa e nuove revisioni al rialzo dei target price dagli analisti. Interessante notare come parte del rally sia stato rafforzato anche da una guidance aggiornata: la società ha ristretto il range delle proprie previsioni future, puntando verso l’estremità superiore – segno di fiducia nei flussi generati dalle royalties sulle Goldmine che compongono il suo portafoglio.
Nelle settimane successive, ulteriori conferme sono arrivate dalle banche d’affari. Il primo dicembre UBS ha rialzato il prezzo obiettivo sulle azioni Franco-Nevada da 260 a 270 dollari mantenendo una valutazione positiva. Raymond James ha seguito a ruota, portando il target a 238 USD. Queste mosse rispecchiano il rinnovato interesse per le corporation legate ai metalli preziosi, alimentato anche da quotazioni dell’oro in ascesa e incertezze macroeconomiche globali.
Guardando al modello di business, Franco-Nevada spicca nell’universo minerario per la sua strategia di royalty e streaming: la società non gestisce direttamente miniere, ma garantisce ricavi costanti acquisendo diritti su Goldmine e impianti estrattivi a livello globale. La forza di questa Corporation risiede nella diversificazione geografica e nella presenza in realtà di primaria importanza in America, Canada, Australia, Africa e Sud America. Il portafoglio comprende progetti chiave come Cobre Panama, Antapaccay e Stillwater, coprendo oro, argento, platino e persino il rame.
Dal punto di vista finanziario, Franco-Nevada resta un outsider di lusso: un bilancio solido (privo di debiti rilevanti), rendimenti da dividendo in crescita (attesi poco sotto all’1% per il 2026) e una capitalizzazione vicina ai 40 miliardi di dollari canadesi la rendono una delle blue chip più stabili tra le corporation aurifere. Gli utili netti del gruppo sono attesi ben oltre il miliardo per il prossimo anno fiscale, dati supportati da una domanda globale di metalli preziosi in costante fermento.
Non mancano però le ombre. Il mercato delle Goldmine resta esposto ad ampie oscillazioni legate al prezzo delle materie prime, alle politiche dei governi e a rischi di esecuzione nei paesi emergenti. In più, Franco-Nevada, pur avendo ridotto l’esposizione a singoli progetti, soffre quando eventi imprevisti – come la recente chiusura temporanea di alcuni impianti in Panama – minano i ricavi o generano incertezza tra i grandi investitori.
Guardando al futuro, la Corporation punta a consolidare la sua leadership tra le società Gold Streaming, investendo in asset di qualità e ampliando le sue partecipazioni in nuove regioni. Gli analisti, per ora, mantengono un outlook costruttivo grazie a una gestione efficiente, alla resilienza dei margini e al potenziale di crescere grazie a nuovi deal e acquisizioni selettive.
Il 2025 si annuncia, quindi, come un anno cruciale per testare la tenuta del modello di royalties nei mercati globali delle commodities. La domanda, per investitori e osservatori, è di quelle che non danno tregua: riuscirà Franco-Nevada ad affrontare con equilibrio e coraggio le sfide future, mantenendo la promessa di rendimenti costanti anche in contesti turbolenti?


