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Azioni NVIDIA: rialzo esplosivo e valutazioni sempre più tirate, cosa sta scontando il mercato?

24.12.2025 - 08:23:10

Il titolo NVIDIA continua a correre in Borsa, spinto dall’euforia per l’intelligenza artificiale e dai rialzi di target price delle banche d’affari. Ma dopo mesi di rally quasi ininterrotto e nuovi massimi a 52 settimane, il margine di errore si assottiglia.

Il sentiment su NVIDIA rimane apertamente rialzista: nelle ultime sedute il titolo ha esteso il suo movimento ascendente, con un bilancio positivo nell’arco degli ultimi cinque giorni e volumi sopra la media. La narrativa dominante resta quella del campione assoluto dell’hardware per l’intelligenza artificiale, con il mercato che continua a prezzare una crescita degli utili fuori scala rispetto al resto del settore tecnologico.

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Andamento di breve periodo: 5 giorni in accelerazione

Nell’ultima settimana di contrattazioni, l’azione NVIDIA ha messo a segno un progresso netto, sostenuta da un flusso costante di acquisti su tutto il comparto AI. Dopo una fase di consolidamento di brevissimo, il titolo ha rotto verso l’alto i massimi recenti, confermando un chiaro trend rialzista di 5 giorni. Le oscillazioni intraday restano ampie, ma finora i compratori hanno prevalso in chiusura.

Questo movimento di breve si inserisce in un quadro tecnico già impostato al rialzo, con il prezzo che continua a scambiare ben al di sopra delle principali medie mobili giornaliere. Eventuali prese di profitto vengono rapidamente assorbite, segnale di una domanda ancora molto robusta da parte degli investitori istituzionali.

Trend a 90 giorni e nuovi massimi a 52 settimane

Su un orizzonte di 90 giorni, il titolo NVIDIA mostra una performance straordinaria, con un rialzo a doppia cifra che sovraperforma nettamente sia il Nasdaq che l’S&P 500. Il titolo ha aggiornato i massimi a 52 settimane (e di fatto storici), spingendosi ben oltre le precedenti aree di resistenza che ora agiscono come forti livelli di supporto tecnico.

Il minimo di 52 settimane appare ormai distante, a testimonianza di quanto sia stato verticale il rerating del titolo nell’ultimo anno. Il rapporto rischio/rendimento di breve periodo diventa però più sbilanciato: con quotazioni così lontane dal floor annuale, anche correzioni tecniche fisiologiche potrebbero risultare brusche.

Il calcolo "what-if": un anno fa e oggi

Se si considera il prezzo di chiusura di NVIDIA esattamente un anno fa e lo si confronta con le quotazioni attuali, il risultato è un guadagno percentuale estremamente elevato per un investimento fittizio detenuto lungo 12 mesi. Un investitore che avesse allocato capitale sul titolo un anno fa si troverebbe oggi con una plusvalenza a più cifre percentuali, a conferma della potenza del trend legato al tema AI.

Questa dinamica però ha anche un rovescio della medaglia: gran parte delle aspettative di crescita straordinaria è già incorporata nei prezzi. La domanda chiave per gli investitori di oggi non è più se NVIDIA crescerà, ma se potrà crescere abbastanza da giustificare le valutazioni correnti anche nei prossimi trimestri.

Verdetto di Wall Street: target price in salita ma prudenza sulle valutazioni

Nelle ultime settimane le principali case d’investimento di Wall Street hanno aggiornato i loro giudizi su NVIDIA con un chiaro bias positivo. Diverse banche d’affari di primo piano, fra cui Goldman Sachs, Morgan Stanley, J.P. Morgan e Bank of America, mantengono in prevalenza raccomandazioni di tipo "Buy/Acquista", spesso accompagnate da rialzi dei target price rispetto alle stime precedenti.

Il consensus resta quindi marcatamente rialzista, anche se nelle note degli analisti comincia a emergere con più forza il tema della valutazione: i multipli di utile prospettico e di fatturato sono ormai molto superiori alla media del settore. Alcuni broker iniziano a sottolineare che, pur in un contesto strutturalmente favorevole, la sensibilità del titolo a eventuali delusioni sugli utili o sulle guidance è in crescita.

Notizie e catalizzatori dell’ultima settimana

Nel corso degli ultimi giorni NVIDIA è rimasta al centro del flusso news grazie a una serie di annunci e sviluppi legati al business AI. Tra i catalizzatori più rilevanti figurano nuovi accordi con grandi cloud provider e operatori data center, interessati a espandere la capacità di calcolo per i modelli di intelligenza artificiale generativa. Allo stesso tempo, il mercato guarda con attenzione alle roadmap dei prossimi chip di fascia alta per il training e l’inferenza.

Eventuali aggiornamenti sulla disponibilità delle GPU di nuova generazione, sull’evoluzione delle restrizioni all’export verso determinati mercati e sui futuri lanci di prodotto rimangono fattori chiave per il sentiment di breve. Finché la narrativa dominante resterà quella di un quasi-monopolio nell’hardware AI più avanzato, ogni conferma di domanda robusta continuerà a fungere da potente driver per il titolo.

Tecnica e volatilità: fase tirata ma non ancora in inversione

Dal punto di vista tecnico, NVIDIA si trova in una fase tirata ma ancora priva di segnali chiari di inversione. Gli indicatori di momentum mostrano livelli elevati, coerenti con una situazione di ipercomprato, ma non si intravedono finora figure di distribuzione di medio periodo. La volatilità resta sostenuta, ma entro un canale ben definito di trend rialzista.

Se nelle prossime settimane dovesse mancare un nuovo catalizzatore positivo (come risultati trimestrali oltre le attese o annunci strategici di grande impatto), non è da escludere una fase di consolidamento laterale con correzioni anche significative, che tuttavia potrebbero essere lette dagli investitori di lungo periodo come occasioni per rientrare su livelli di prezzo più equilibrati.

Conclusioni: tra euforia AI e gestione del rischio

Il quadro complessivo su NVIDIA è dominato da un sentiment fortemente positivo, sorretto da fondamentali in forte crescita e da un posizionamento competitivo difficilmente replicabile nel breve termine. Il rally degli ultimi 5 e 90 giorni, unito ai nuovi massimi a 52 settimane, racconta una storia di leadership incontestata nel segmento hardware per l’intelligenza artificiale.

Per gli investitori, la sfida ora è conciliare l’attrattiva di un campione della rivoluzione AI con la disciplina nella gestione del rischio, in un contesto di valutazioni già molto esigenti. Il verdetto di Wall Street resta prevalentemente "Acquista", ma con un sottotesto sempre più chiaro: il margine di delusione si è ridotto e la selettività sul timing di ingresso diventa cruciale.

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